La cocaina è il modo che usa Dio per dirti che stai facendo troppi soldi

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morkemindyCosi diceva Mork. E diceva anche molte altre cose. Sembra che ciò che dicesse nella vita reale, si riflettesse nei suoi film, o forse il viceversa. C’era una così grande attinenza tra lui nei ruoli che interpretava e lui nella vita… Saggio, è la parola che mi suona più adeguata. Saggio perché aveva capito soprattutto una cosa, ovvero che la vita è per forza di cose un tragi-commedia.

Certo che se fa questa fine lui – che tra l’altro veniva da Ork, non quindi dalla Terra, posto nel quale contano molto i soldi…altrimenti come te la comperi la coca – che sorte attende tutti i disperati, squattrinati, disoccupati, malati terminali che esistono al mondo? Il carrozzone di Hollywood, si sa, ne ha mietute di vittime. Ma non solo Hollywood. Lo showbiz in genere, si è sempre ripreso indietro tutto quello che aveva dato in precedenza ai suoi adepti, solo che la merce di scambio, spessissimo, si è chiamata vita. Hendrix, Joplin, Cobain, Winehouse e chi più e ha più ne metta. Le storie di questi le si trovano ovunque. Un pazzo suicida, un drogato, un disturbato. Appellativi ne sono stati dati tanti. Io li ho sempre chiamati geni. Ma anche questa è solo una definizione e pertanto, soggetta a critiche.

Mi sono soprattutto chiesto perché tutti questi personaggi, anzi, questi geni, non si defilassero da quanto gli veniva imposto da manager e produttori nel momento in cui avessero percepito il “pericolo”, nel momento in cui avessero percepito che non andava bene così, che non era quello il motivo per il quale avevano intrapreso quella carriera (posto che uno non decide di essere un artista…uno decide -se gli viene concesso- di essere un ingegnere, un commercialista, insegnante). E qui sta il motivo per il quale li chiamiamo geni. Appunto…perché una persona può essere definita genio? Beh ok, ognuno può avere la propria definizione e la propria visione, però per me un genio è una persona che Sente. Sente più degli altri, sente e realizza cose incredibili, straordinarie. Sente sicuramente di più di coloro i quali per godere, necessitano del mero denaro. Facile eh? Dirlo di chi di denaro ne aveva molto. Sarà. Ma non credo sia stato il denaro a far vincere l’oscar a Mork, non credo sia stato il denaro a far scrivere Come as you areRape me a Cobain o Hey Joe ad Hendrix. Loro avevano solo un potere, oltre al loro dono. Questo potere da luogo, in realtà, ad una coincidenza, ovvero, il fatto che il prodotto di ciò che loro facevano, o meglio, di ciò che loro erano, smuoveva le masse, smuoveva coscienze, le vite e i modi di pensare. Tutte queste stelle, geni, artisti, uomini o donne o come li volete chiamare (si fatica a trovare un termine davvero adatto, ma ripeto, a me piace geni)  generarono dei veri e propri terremoti in chi li guardava o li ascoltava. Ed ecco la coincidenza: tutto ciò smuoveva anche valanghe di quei pezzi di carta che, proprio nei film americani, chiamano “bigliettoni verdi”. Morale? Per me è che la sensibilità ti frega. Sempre. Arrivi ad un punto che io nemmeno riesco ad immaginare, dal quale forse non vedi più il senso di quanto stai facendo, di quanto sta succedendo attorno a te e forse tutto ti ferisce troppo. Tutto ti sembra irrimediabilmente “sputtanato”. Il motivo per cui scrivevi, il motivo per cui esprimevi qualcosa con le espressioni, le parole, la voce. Ecco dove finisce la commedia e inizia il tragico.

Lo ripeto, la vita è una tragi-commedia, lo diceva anche lupo Alberto:

Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai vivo!

Mork, sono certo, tu lo avevi capito. Nano-nano.

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